ELEMENTI DI FISICA E CHIMICA:

Nella vetrina dedicata alla fisica e  alla chimica possiamo trovare diversi oggetti esposti; questi strumenti, dono delle Scuole tecniche di Castellazzo Bormida, rappresentano la fase dello studio della prova, della scoperta, della verifica sulla materia e sui fenomeni naturali, evocando aule di fisica e di chimica affollate di studenti del passato, impegnati nelle ricerche e nell’apprendimento.

La vetrina contiene: bilance, camera ottica, fiala con liquido, bastoncini e tubetti di vetro, fiamma da laboratorio (un bruciatore che utilizza il gas naturale per erogare una fiamma e viene utilizzato per riscaldare rapidamente recipienti e materiali sino a temperature di 700-800°C).

Troviamo anche alcuni diavoletti di Cartesio che sono strumenti a forma di diavoletto, utilizzati per misurare la pressione dei liquidi, a seconda della quale il diavoletto riempito di acqua galleggia o affonda.

È presente anche un telegrafo, diverse provette particolari da laboratorio, un rocchetto di induzione o Ruhmkoff che è un tipo di bobina a scarica disruptiva. È un tipo di trasformatore utilizzato per produrre impulsi ad alta tensione partendo da una sorgente di corrente continua a bassa tensione.

È  presente un anello di Gravesande , è un esperimento di fisica  dei materiali e termodinamica. Lo scopo di tale esperimento era quello di illustrare la dilatazione termica osservando il passaggio di una sfera di metallo attraverso un anello. Il congegno è strutturato in modo che la differenza tra il diametro della sfera e quello interno dell’anello sia abbastanza piccola da permettere il passaggio della sfera in condizioni normali e l’impossibilità che ciò accada quando solo la sfera viene surriscaldata, dimostrando così un incremento del volume sotto l’effetto del calore. Vediamo anche una pompa a vuoto, ampolla di vetro, cilindro con becco e un pendolino elettrico è un dispositivo semplice che consente di rivelare le cariche elettriche, è costituito da una pallina di materiale leggero (midollo di sambuco o polistirolo espanso che, volendo, si può rivestire di stagnola), sospesa a un filo leggero.  Avvicinando la pallina a un corpo carico, ad esempio una bacchetta elettrizzata per strofinio, si osserva dapprima una attrazione, seguita da una repulsione dopo che pallina e corpo carico sono venuti a contatto.