LITOGRAFIA

L’invenzione della stampa litografica, sul finire del ‘700, ha comportato due rivoluzioni: da un lato ha messo a portata di tutti gli artisti il mezzo incisorio, dall’altro ha reso possibile la realizzazione della stampa a colori. La litografia è una tecnica complicata nel principio e nell’invenzione, ma semplice nell’utilizzo. La stampa litografica si basa sulla reciproca repulsione fra acqua e sostanza grasse; nel 1797 Alois Senefelder riuscì a perfezionare e a mettere a punto un sistema basato su questa caratteristica, atto alla stampa.

ZINCOGRAFIA

Fotozincografica Piana

Osvaldo Piana nasce nel 1922 e rileva la Zincografica nel dopo guerra. Il suo disegnatore ufficiale è Franco Sassi.

Sono presenti dischi di rame per incisioni con riproduzioni delle opere di Franco Sassi, vi sono un modellino di torchietto e un torchio di Gutenberg del 1568. È presente la pietra del litografo (da Solnhofen, in Baviera). Vi è un prototipo per la stampa e i caratteri mobili. Sono presenti anche oggetti appartenuti alla scrivania di Osvaldo Piana: etichettatrice, fionda, trofeo e delle scatole di legno. 

Materiale basilare per attuare questa tecnica è la pietra litografica, una particolare pietra calcarea dalla struttura granulare, più o meno fine ma molto regolare. Gli strumenti usati dall’artista sono la matita o il gessetto litografico, o l’inchiostro litografico da applicare con normali penne o pennelli. Il mezzo meccanico per la stampa è il torchio litografico, o la macchina offset, che usa lastre di zinco e di alluminio. Fatto il disegno, la lastra passa allo stampatore litografico, che tratta la pietra con del calco, la spennella con del mordente e finalmente inchiostra, ottenendo la riproduzione del disegno.

CROMOLITOGRAFIA

È un’arte litografica per mezzo della quale si stampano i disegni a colori, imitando soprattutto i colori a tempera. Consiste nel disegnare con una particolare matita grassa su una matrice di pietra, e nel versare il colore sulla matrice. Nei primi tempi, le cromolitografie erano senza scritte, ed erano utilizzate come decorazione di oggetti. Le immagini stampate venivano spesso ritagliate e usate per diversi passatempi (ad esempio ornare album e quaderni). A partire dalla seconda metà dell’800 iniziano a comparire immagini cromolitografiche, stampate su foglio o cartoncini che pubblicizzano il prodotto da vendere, con varie scritte. Agli inizi del ‘900 questa tecnica venne abbandonata con la diffusione della fotografia.