Museo Etnografico "C'era una Volta"

Enologia

La provincia di Alessandria, all’inizio del secolo scorso , quando “inglobava” ancora la provincia di Asti (creata a metà degli anni Trenta), era ufficialmente dichiarata la provincia più vinicola del nostro paese. Oggi ,nella graduatoria nelle province vinicole italiane si colloca al ventiduesimo posto. 

Geograficamente il vigneto della provincia di Alessandria si articola, ad arco, dal Monferrato Casalese all’Alto Monferrato dell’Acquese e dell’Ovadese, con una prosecuzione verso la zona che fa capo a Gavi e poi al Tortonese
Per i vini DOC/DOCG abbiamo nettamente in testa il vitigno Barbera (la Barbera è oggi il vino bandiera della nostra provincia e la Barbera è il vino più richiesto dal mercato, specie quello estero), seguito dal Cortese, dal Dolcetto, dal Moscato, dal Brachetto, dal Grignolino, dallo Chardonnay e dal Freisa

Sono legati al lavoro manuale dell’enologo, la viticultura e la vinificazione.

La vinificazione è il processo biochimico di trasformazione dell’uva in vino e del suo affinamento.

La buccia degli acini di uva trattiene alcuni lieviti che trasformano lo zucchero contenuto negli acini in alcol: questo processo si chiama fermentazione alcolica.

La Viticoltura rappresenta l’insieme delle tecniche di coltivazione della vite, e comprende tutto l’arco temporale tra l’impianto (messa a dimora delle barbatelle innestate) fino all’epoca dell’ espianto, un arco di tempo decisamente lungo (un vigneto può vivere fino a 20-30 anni o più).

La Viticoltura comprende  diversi aspetti fondamentali che vanno tenuti in considerazione già in fase di impianto delle viti, in quanto possono rivelarsi determinanti per la qualità del prodotto (cioè il vino): in primo luogo la posizione del vigneto (regione, altitudine, esposizione) e la composizione del terreno. Entrambi gli aspetti possono influenzare le decisioni riguardo al vitigno da impiantare, e quindi a loro volta determinare o influenzare altri fattori fondamentali per la viticoltura, quali la densità di impianto, la forma di allevamento, i sistemi di potatura.

All’interno della vetrina sono presenti l’ebullioscopio, che permette di misurare la temperatura di ebollizione di una soluzione, il mostimetro che permette di misurare la percentuale di zuccheri nel mosto. Troviamo anche libretti di viticultura e vinificazione, un rendiconto della produzione di uva nera, cavatappi, tappatrici, ladro (una specie di lungo imbuto) bottiglie di Grignolino del ’62 e la cassetta dell’enologo.

Anche se la zona dell’alessandrino è conosciuta maggiormente per la produzione di vino, è importante ricordare anche la ditta Birra Alessandria che fu fondata alla fine dell’800 da Carlo Michel. La sede era in via Savonarola 20. Attualmente non resta più nulla se non qualche bottiglia.