Museo Etnografico "C'era una Volta"

Presentazione di “Un destino medievale” di Roberta Soverino

Sabato 29 febbraio, alle ore 17, l’Associazione di cultura cinematografica e umanistica La Voce della Luna, in collaborazione con il Museo Etnografico “C’era una volta”, presenta “Un destino medievale”, il romanzo storico d’esordio di Roberta Soverino, psicoterapeuta, educatrice e saggista. La presentazione, a ingresso libero, avrà luogo nella sede del Museo Etnografico, Piazza della Gambarina 1, Alessandria.
Moderano Il prof. Michele Maranzana, dirigente Scolastico del Liceo “Amaldi” di Novi Ligure e la Dott.ssa Barbara Rossi, studiosa di cinema, media educator e scrittrice.

Il mondo stava cambiando. Grandi stravolgimenti, nella storia e nel costume preparavano la fine di un’epoca che si era prolungata per molto tempo, tra difficoltà, epidemie e frammentazioni, ma anche speranze, grandi ideali e religiosità.
Anche l’esistenza di Lisa, giovane nobildonna a cavallo del 1300 e 1400 sta sperimentando la sua trasformazione che la porterà a vivere il cambiamento in maniera intensa e spesso inaspettata, e che vedrà due grandi e importanti centri dell’epoca, il pavese ed Asti, come scenario mutevole della sua storia.
Vicende d’amore, intrighi politici, drammi dell’esistenza si susseguono attraverso pagine in cui trovano posto, comunque, anche descrizioni degli stili di vita dell’epoca, dei costumi, con riferimenti a fatti e persone che, accanto a quelli scaturiti dalla fantasia della scrittrice, sono realmente esistiti e hanno fatto parte della storia (Luigi d’Orleans e Valentina Visconti).
Pure i personaggi principali che trovano spazio nella narrazione si tingono di spessore e aspetti psicologici che tanto si avvicinano al comune sentire di oggi, permettendone l’identificazione e la comprensione. Troviamo così figure maschili apparentemente forti e inflessibili che, all’interno dei propri pensieri, di cui la scrittrice rende partecipi, incominciano ad essere dilaniati da dubbi e incertezze, donne che lottano contro il loro destino, con caparbietà ma anche vivendo con coraggio gli aspetti più inevitabili di esso, speranze adolescenziali che maturano e talvolta si scontrano con la realtà concreta del vivere.
La storia inizia con una proposta di matrimonio combinato che subirà rocambolesche deviazioni e sviluppi, a seguito, da un lato, di scelte e prese di posizione dei personaggi, ma dall’altro, come il titolo vuole sottolineare, anche di accadimenti e situazioni che sfuggono, oggi come allora, la possibilità di controllo e intervento umano, piegati sotto la lama misteriosa di quella spada, a volte a doppio taglio, che si rivela essere un destino.
L’iniziale scenario campestre del pavese lascia il posto all’intenso e vivo ritmo cittadino di Asti che, durante l’epoca medioevale, vantava un ricco movimento di affari, di cultura e di vitalità, per poi ritornare, in un susseguirsi circolare fra queste due città, sui propri passi, rivisti, però, con gli occhi della maturità, dopo il susseguirsi di vicende intense e a tratti drammatiche.