Gli orologi da tasca apparvero per la prima volta nel XVI secolo, quando furono realizzati per sostituire grossi orologi da tavolo. Durante il XVII secolo la loro popolarità di diffuse e divennero simbolo di ricchezza e prestigio. Nel XIX secolo gli orologi da tasca, grazie alla rivoluzione industriale, cominciarono a essere prodotti in serie. Sono diventati accessibili anche per la classe media e sono diventati un accessorio quotidiano per molte persone. In questo periodo iniziarono ad emergere altri design, motivi e abbellimenti che portarono sul mercato una varietà di orologi originali. Lo sviluppo della tecnologia durante il XX secolo ha portato all’avvento degli orologi da polso e di conseguenza al graduale declino degli orologi da tasca.
In vetrina possiamo trovare un orologio da taschino detto “cipolla” risalente al 1924, realizzato con metalli e vetro, alcuni orologi da tavolo risalenti agni anni ‘40. Tra gli orologi da polso ce n’è uno per uomo risalente alla metà del secolo scorso in acciaio placcato oro, alcune sveglie meccaniche risalenti a un periodo che va dagli anni ’50 ai ’70. Troviamo anche un cipollone a doppia cassa risalente alla fine dell’800.