CHE COS’E’ LA CONCHIGLIA

A prima vista la conchiglia può essere immaginata come la “casa” di animali acquatici o terrestri.

In realtà la conchiglia può essere definita come il sostegno di una massa muscolare, cioè è uno scheletro e, più propriamente, un esoscheletro. Quindi la sua funzione è quella di sostenere le masse muscolari ed i visceri dell’animale che l’ha prodotto. 

Le conchiglie dei molluschi sono composte da “marmo” (CaCO3) in percentuali variabili tra 89% e 99%. Ciò che resta viene fornito da: fosfato tricalcico (Ca3(PO4)2), silicio (Si), solfato di calcio (CaSO4), carbonato di magnesio (MgCO3), sesquiossido di ferro (Fe2O3), anidride fosforica (P2O5), celestina (SrSO4), stronzianite (SrCO3), barite (BaSO4), più molti altri elementi presenti anche in tracce. Il tutto è cementato su una fitta trama di fibre sottilissime, costituite da una matrice organica complessa, la conchiolina.

CONCHIGLIE NEL MUSEO

  • Le Cipree tra le conchiglie più amate sono rappresentate da oltre 200 specie e varietà. Distribuite nelle acque calde tropicali, solo 4 specie abitano nel nostro mare: Cypraea lurida, Cypraea pyrum, Cypraea spurca, Cypraea achatidea. I collezionisti hanno speso intere fortune per entrare in possesso di un raro esemplare, ed ancora oggi alcune cipree restano dei miti irraggiungibili.
  • I Coni sono rappresentati da 400-600 specie. Una sola specie è ospitata nel Mediterraneo, il Conus ventricosus. Animali estremamente specializzati, sono voracissimi carnivori predatori, si cibano principalmente di vermi e altri molluschi, ed in alcuni casi di piccoli pesci, che catturano per mezzo del loro apparato velenifero, in grado di sparare una piccola freccia calcarea che penetrando nelle carni della preda le inocula il veleno paralizzandola.
  • I Murici sono animali dalla conchiglia inconfondibile, caratterizzata da un’ornamentazione spinosa. Ne esistono centinaia di specie. Sono carnivori e sono noti all’uomo sia per il loro valore alimentare sia per la famosa “porpora”: sostanza colorante che nel passato veniva estratta da questi animali. Hanno valore collezionistico soprattutto se intatte. Hanno occhi peduncolati e sono datati di un opercolo, seghettato e tagliente, di cui si servono per la difesa.
  • Le Xenofore sono conchiglie caratterizzate dall’avere il guscio fittamente ricoperto da detriti, sassolini o altre conchiglie intere. I motivi di quest’abitudine non sono conosciuti; si suppone che questi oggetti servano per mimetismo o per irrobustire il guscio o per non sprofondare nel fango. Vivono in mari temperati e tropicali, anche a grande profondità.
  • I Bivalvi sono una grande classe di molluschi, caratterizzati dall’avere la conchiglia formata da due pezzi distinti chiamate valve. Sono poco mobili ed esclusivamente filtratori. Spesso sono trascurati nelle collezioni malacologiche.
  • I Pettinidi consistono di 400 specie diffuse in tutti i mari. Hanno elevata pariabilità cromatica. Sono estremamente mobili, si spostano velocemente con propulsione a reazione, sbattendo energicamente le valve. Sono inoltre dotati di centinaia di occhi lungo il bordo del mantello.
  • Gli Spondili hanno una notevole variabilità cromatica e hanno l’abitudine di saldare una valva al substrato. La loro conchiglia è ornata da spine con funzione difensiva.
  • I Dentali, o anche detti Scafopodi, sono rappresentati da poche decine di specie diffuse in tutti i mari del mondo. Vivono infossati nel fango, respirano con l’apice in contatto con lo strato d’acqua ossigenato; mentre dall’apertura maggiore si nutrono di microorganismi.
  • Il Nautilus appartiene alla classe dei Cefalopodi; fossile vivente, è l’ultimo rappresentante di un tipo di animali che hanno avuto enorme sviluppo nell’ere geologiche precedenti: le Ammoniti. Vive nell’oceano Pacifico, a notevoli profondità e risale verso la superficie per cibarsi. È localmente comunissimo ed è usato come alimento.
  • Le Volute hanno un numero di specie superiori a 200. Per la maggior parte sono di grandi dimensioni con esemplari che sfiorano i 50 cm. Di abitudini carnivore, si cibano di piccoli invertebrati e di piccoli molluschi. Hanno sessi separati e sono diffusi principalmente negli oceani tropicali: l’Indiano e il Pacifico.
  • I Pleurotomaridi sono stati ritenuti estinti sino al 1855, quando un primo esemplare vivente fu trovato nei Caraibi. Sono conchiglie leggere e coniche con una fessura profonda a metà dell’ultima spira, indispensabile per permettere una buona ossigenazione delle branchie. Le specie viventi conosciute sono soltanto 15, molto rare, diffuse nelle acque cinesi e giapponesi.
  • Le Arpe annoverano pochissime specie; di abitudini carnivore, catturano anche prede molto grandi invischiandole con il loro muco. Hanno il nicchio lucentissimo. Sono diffuse nell’oceano Indiano e Pacifico